Non c’è stata nessuna “onda rossa” e il Senato è rimasto nelle mani dei Democratici, ma ora i Repubblicani sono vittoriosi alla Camera dei Rappresentanti. Rimane aperta la possibilità di sostituire Nancy Pelosi come sua portavoce.
I repubblicani hanno ottenuto la maggioranza alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti nelle elezioni del Congresso. Lo riportano l’istituto di ricerca d’opinione Edison Research e il canale di notizie della Cnn. Se si contano i risultati delle elezioni di medio termine, svoltesi più di una settimana fa, i repubblicani hanno attualmente ben 218 seggi su 435, e il numero dei democratici ha raggiunto finora i 210 seggi. La vittoria repubblicana nel 27esimo distretto congressuale della California ha portato il partito al traguardo della maggioranza. Il conteggio dei voti è ancora in corso in alcuni stati.
Il risultato è molto più ristretto del previsto nei sondaggi prima delle elezioni di medio termine. Molti esperti hanno predetto una “ondata rossa”, una netta vittoria repubblicana in entrambe le camere. Il margine ristretto rende difficile per l’ex leader della minoranza della Camera repubblicana Kevin McCarthy ottenere vittorie elettorali. Per le iniziative ha bisogno dei voti dei repubblicani moderati e dei sostenitori di destra di Trump.
McCarthy è stato confermato come leader repubblicano alla Camera questa settimana. Ha ricevuto solo 188 voti, mentre 31 repubblicani hanno votato per lo sfidante di destra Andy Biggs.
Potrebbe essere difficile per McCarthy presiedere l’intera stanza. Alla democratica Nancy Pelosi a gennaio in poi Amplificatori– McCarthy ha bisogno della maggioranza dell’intera Camera dei Rappresentanti per dimettersi, quindi non può sopportare gli oppositori del suo stesso partito anche se i repubblicani dovessero vincere più seggi.
Il presidente della Camera dei rappresentanti è il numero tre nella gerarchia politica americana dopo il presidente e il vicepresidente.
È stato chiaro da sabato sera che I democratici, guidati dal presidente Joe Biden, mantengono il controllo del Senato. Hanno almeno 50 posti su 100. In caso di pareggio, il voto decisivo spetta al vicepresidente democratico Kamala Harris. Il ballottaggio per l’ultimo seggio aperto al Senato in Georgia il 6 dicembre non è più decisivo per determinare la maggioranza.