La nazionale italiana è arrivata terza nella Nations League. Nella finale minore contro l’Olanda, la Squadra Azura ha vinto 3–2.
3-1 A segno: Federico Chiesa.
IMAGO/LaPresse
Dopo il pareggio per 4-2 contro la Croazia, l’allenatore dell’Oranje Ronald Koeman ha cambiato di una posizione la formazione titolare e ha inserito Long, autore del pareggio nel finale in semifinale, per Koopmeiners (panchina).
Le cose sembravano molto diverse per gli italiani, dove il tecnico Roberto Mancini ha avviato la macchina di rotazione dopo il 2-1 contro la Spagna e ha effettuato sette sostituzioni: Gnonto, Buongiorno, DiMarco Di Lorenzo, Bonucci, Spinasola, Jorginho, Parella, Immobile e Zaniolo. , Christand, Verratti, Raspatori e Redegui.
Entrambe le squadre si sono schierate e si sono assicurate la sicurezza con alcune staffette. Dumfries ha regalato agli Orange la prima occasione tre minuti dopo, ma il colpo di testa di Kakpo da calcio d’angolo è andato a lato. L’Italia sfiora il gol pochi minuti dopo e festeggia subito il gol del vantaggio.
DeMarco apre l’imperdibile – Fratesi rilancia
Dopo Redegui che sbaglia un’in-gioco, Raspatori batte di tacco DiMarco, che calcia di proposito nell’angolino destro (6′). Di conseguenza, gli olandesi non hanno creato alcun potere di penetrazione, soprattutto nell’ultimo terzo. Invece la Squadra Azura fa vedere come si fa: dopo l’assist di Gnonto e un gran break della difesa arancionera, Fratesi devia Bijlow per il 2-0 (20′). L’Italia sfiora il raddoppio, invece della replica dell’Olanda, quando il tiro dalla distanza di DiMarco manca l’angolino sinistro della traversa (27′).
Ultima giornata di Nations League
Lentamente ma inesorabilmente, Elfdal è entrato meglio in partita, con il vivace Simmons che ha costantemente creato problemi alla difesa italiana. È stato il PSV Eindhoven a creare la migliore occasione per l’olandese al 40′. Il passaggio di Simons a Kakpo ha quasi portato a un gol, ma l’attaccante del Liverpool ha deviato la palla a pochi centimetri dal palo destro.
Bergwijn segna nel finale – risponde Chiesa
Con tre cambi e nessun riconoscimento, l’Olanda è uscita dall’intervallo e ha subito messo pressione. Prima Kakpo sbaglia la porta (47′), poi Bergwijn segna un gol dalla distanza (68′) dopo vari tentativi. Gli azzurri si rialzano con questo gol, e la Squadra Azzurri pressa nei minuti successivi per una risposta diretta per la vittoria quattro minuti dopo. Il subentrato Chiesa stupisce ancora gli olandesi dopo aver sostituito Frattesi (72′).
Wijnaldum porta gli Orange vicini al pareggio
Gli Orange poi non si sono arresi, imponendosi nella metà campo azzurra e recuperando un gol dal subentrato Wekhorst (82′). Dopo un controllo del VAR, il gol non ha resistito (84°), con l’ex Wolfsburg in fuorigioco durante la presentazione di Wijnaldum. Con il passare del tempo è cresciuta la sensazione che gli italiani avrebbero preso un comodo vantaggio, ma Wijnaldum ha resistito poco prima della fine dei tempi regolamentari ed è riuscito effettivamente a riconquistare (89 °).
Tuttavia, in nove minuti di recupero, non c’è stata fortuna perché l’Italia è andata a casa con uno stretto vantaggio di 3:2 ed è arrivata terza nella Nations League.
L’Olanda affronterà la Grecia il 7 settembre nell’ambito delle qualificazioni agli Europei (20:45), mentre l’Italia si recherà in Macedonia del Nord due giorni dopo (20:45).