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Fuga nel Mediterraneo – Confine Lampedusa

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Fuga nel Mediterraneo – Confine Lampedusa

Al: 14 settembre 2023 13:20

Migliaia di rifugiati stanno arrivando a Lampedusa: più di 5.000 solo martedì. Sull’isola italiana è stato dichiarato lo stato di emergenza e l’umore della popolazione potrebbe cambiare.

Elisabetta Bongratz

Sono scene inquietanti a Lampedusa, visibili nei video sui social network e sulla televisione italiana: i servizi di emergenza respingono una folla di persone a bordo di una nave in porto. Gli arrivati ​​vogliono andare al campo di accoglienza.

“La situazione è praticamente inaccettabile da 48 ore. I rifugiati sbarcano senza sosta, in media uno sbarco ogni cinque minuti”, afferma Sarah Natale. Il medico, come gli altri assistenti sul posto, è al limite. In un giorno, 5.000 uomini, donne e bambini arrivarono sulla piccola isola del Mediterraneo.

Secondo Francesco D’Arca, responsabile del centro medico, a causare stress non sono solo i numeri, ma anche la sorte dei profughi. “Situazioni tristi come quella notte in cui l’ufficio del capitano ha trovato una barca con a bordo un bambino morto di cinque mesi”, racconta. La madre giaceva lì accanto: “distrutta dal dolore”.

Dieci volte la folla al campo di accoglienza

La situazione nell’isola tra il Nord Africa e la Sicilia è peggiorata pericolosamente. Il consiglio comunale ha dichiarato lo stato di emergenza. Il centro di prima accoglienza era stato progettato per circa 600 persone, ma da mesi è sovraffollato: attualmente vi si trovano temporaneamente 6.800 rifugiati. Beh, dieci volte di più.

In mattinata Ignacio Shindu, vicepresidente della Croce Rossa locale, ha lanciato l’allarme: “Abbiamo cercato di gestirlo e di allestire delle brande fuori dal centro, lungo la strada”.

Sull’isola vivono circa 6.500 residenti. Molti di loro si prendono cura dei visitatori. Attualmente stanno anche distribuendo acqua. Altrove l’atmosfera è calda. Secondo quanto riportato dai media italiani, si è verificato il caos durante la distribuzione di cibo e bevande. I rifugiati tentano ripetutamente di lasciare il porto e di sfondare le barriere.

Lettini da campo temporanei sono stati allestiti nelle strade come luogo in cui i rifugiati potevano dormire.

“Azione di guerra” contro l’Italia

Il vice capo del governo, Matteo Salvini della Lega, ha definito un “atto di guerra” lo sbarco in massa a Lampedusa. “Se 120 navi arrivano in poche ore, non è un fatto arbitrario. È ovviamente organizzato, finanziato e preparato. È un atto di guerra”, insiste.

Intanto il sindaco di Lampedusa, Filippo Manino, chiede aiuto, ancora una volta, al governo di Roma. “Abbiamo spesso chiesto al governo navi affinché possano fare il giro dell’isola e portare rapidamente i profughi sulla terraferma. Chiediamo misure strutturalmente necessarie e allo stesso tempo urgenti”, avverte il sindaco. .

Capo del governo La Meloni vuole responsabilizzare l’Ue

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato in un’intervista che l’Italia segnala da tempo una situazione pericolosa. Ha nuovamente invitato l’UE a risolvere insieme il problema dell’immigrazione. Il vostro governo di destra, al potere da quasi un anno, vuole fermare gli arrivi illegali in Europa.

“Sono stati distribuiti troppo pochi profughi. L’unica soluzione è trattenerli e impedire loro di venire in Italia”, chiede Meloni. Durante la campagna elettorale aveva promesso che il suo partito Fratelli d’Italia avrebbe fatto di tutto per ridurre il numero di migranti in arrivo sulle coste italiane.

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