Obiettivo principale: asteroidi Giove
Volare era soprattutto una prova. L’obiettivo era scoprire se gli strumenti scientifici a bordo della sonda funzionassero o meno. Il loro vero obiettivo sono gli asteroidi di Giove.
“Lucy” è stato lanciato nel 2021 dallo spazioporto di Cape Canaveral, nello stato americano della Florida. La sonda lunga oltre 14 metri, alimentata da carburante e batterie ricaricabili tramite celle solari, mira a sorvolare sette dei cosiddetti Giove troiani: Euribate, Quetta, Polimel, Leuco, Aurus, Patroclo e Menoetius – tutti di loro. Prende il nome dagli eroi dell’antico mito “Iliade” di Omero.
I Troiani di Giove sono asteroidi che orbitano attorno al Sole nella stessa orbita di Giove, preceduti da uno sciame e seguiti da un altro sciame. Sono considerati fossili della formazione dei pianeti, motivo per cui la NASA spera che la missione fornisca nuove informazioni sulla formazione dei pianeti e del nostro sistema solare.
Inoltre, “Lucy” sarà la prima sonda nella storia dei viaggi spaziali a tornare tre volte nelle vicinanze della Terra per ottenere supporto gravitazionale per il suo viaggio. La missione dovrebbe durare dodici anni e si prevede che Lucy coprirà un totale di circa 6,5 miliardi di chilometri.
Come ha preso il nome “Lucy”?
Il nome della sonda è preso dalla canzone dei Beatles “Lucy In The Sky With Diamonds”. Si dice che sia stato attivato da un dispositivo di registrazione quando i ricercatori scoprirono parti dello scheletro di una donna preumana nel triangolo di Afar in Etiopia nel 1974. Questa scoperta dimostrò per la prima volta che gli antenati degli esseri umani di oggi erano in grado di camminare eretti in giro. tre milioni di anni fa.
Il fossile – e ora la sonda della NASA – è stato soprannominato “Lucy”. Secondo la NASA il motivo è semplice: proprio come il fossile “Lucy” ha fornito informazioni uniche sullo sviluppo umano, la missione “Lucy” promette di rivoluzionare la nostra conoscenza sulla formazione dei pianeti e del sistema solare, ha spiegato l’agenzia spaziale americana.
Questo messaggio è stato pubblicato il 3 novembre 2023 su Deutschlandfunk.