Il buco nero appena scoperto fa impallidire tutto ciò che era noto in precedenza. Il gruppo di ricerca ha notato una cosa in particolare.
BALTIMORA – Solo con l’aiuto di due grandi telescopi spaziali un gruppo di ricerca americano è riuscito a rintracciare il buco nero più antico dell’universo. Il buco nero nascosto al centro della galassia UHZ1 è stato scoperto solo combinando i dati del James Webb Space Telescope (JWST) e del telescopio a raggi X Chandra. “Avevamo bisogno di Webb per trovare questa galassia straordinariamente distante, e di Chandra per trovare il suo buco nero supermassiccio”, afferma il leader dello studio Akos Bogdan del Center for Astrophysicals (CfA).
Il telescopio spaziale James Webb ha fornito immagini a infrarossi, mentre Chandra ha fornito immagini a raggi X del buco nero stesso. Nella nuova scoperta ha avuto un ruolo anche una coincidenza cosmica: attraverso il cosiddetto effetto di lente gravitazionale, la luce della galassia è stata amplificata quattro volte, consentendo a Chandra di scoprire il buco nero.
Il buco nero si è formato 470 miliardi di anni dopo il Big Bang
Questi, insieme alla sua galassia UHZ1, si trovano a circa 13,2 miliardi di anni luce dalla Terra, quindi furono creati nell’universo solo 470 milioni di anni dopo il Big Bang. Il buco nero è una scoperta importante per l’astronomia: mira a contribuire a spiegare come i buchi neri supermassicci siano riusciti a raggiungere grandi masse in un breve periodo di tempo dopo il Big Bang.
Il gruppo di ricerca di Bogdan ha stabilito che il buco nero appena scoperto era di grandi dimensioni fin dall’inizio. Sulla base dei raggi X, gli scienziati stimano che la sua massa sia compresa tra dieci e 100 milioni di masse solari.
Il team di Bogdan ha una teoria, come spiega il coautore Andy Golding in uno di essi Annuncio della NASA “Esistono limiti fisici alla velocità con cui i buchi neri possono crescere una volta formati”, spiega. Ma chi nasce più grande ha un vantaggio. “È come piantare un alberello che impiega meno tempo per crescere e diventare un albero adulto rispetto a partire dal seme”.
Il buco nero è massiccio quanto la galassia che lo circonda
Vale la pena notare che la massa stimata del buco nero è approssimativamente uguale alla massa totale di tutte le stelle nella galassia UHZ1, dove si trova il buco nero. La situazione è diversa per i buchi neri più giovani: di solito contengono solo circa un decimo della massa stellare della galassia madre.
“Crediamo che questo sia il primo rilevamento di un buco nero massiccio e la migliore prova ottenuta finora che alcuni buchi neri si formino da enormi nubi di gas”, conferma il coautore Priyamvada Natarajan. “Per la prima volta vediamo una breve fase in cui un buco nero supermassiccio pesa quanto le stelle della sua galassia prima di recedere”. Astronomia della natura Verrà pubblicato e lo è già Disponibile come prestampa. (fattura non pagata)
Per scrivere questo articolo il team editoriale ha utilizzato l’assistenza automatizzata. L’articolo è stato attentamente esaminato dalla redattrice Tanya Banner prima della pubblicazione.
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