The Intercept, AlterNet e Raw Story hanno citato in giudizio OpenAI presso la Corte distrettuale federale degli Stati Uniti per aver violato il Digital Millennium Copyright Act. Si tratta di contenuti protetti da copyright che OpenAI ha utilizzato per addestrare GPT senza ottenere il permesso dai titolari dei diritti. Ma a differenza della storica causa del New York Times contro OpenAI, le nuove cause legali si basano su un solo aspetto: appropriazione indebita del titolo, dell’autore e del copyright dell’opera utilizzata.
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Il DMCA vieta di modificare o rimuovere le cosiddette informazioni sulla gestione del copyright da un'opera senza il consenso del titolare del copyright. I querelanti fanno riferimento a un sondaggio condotto dal sito web Copyleft, che ha riscontrato plagio nel 60% delle versioni GPT 3.5. Oltre il 45% dei testi inclusi erano copie identiche di lavori altrui. Solo: non c'erano informazioni sul copyright, sull'autore e sul titolo di queste opere di terze parti – informazioni sulla gestione del copyright richieste dalla legge.
Mentre la causa del New York Times sostiene anche che OpenAI non dovrebbe essere autorizzata a copiare opere di terze parti senza licenza e non dovrebbe pubblicarle senza licenza, The Intercept, AlterNet e Raw Story si concentrano esclusivamente sull'appropriazione indebita dei dispersi. Ma le informazioni prescritte. Non solo questi elementi mancavano nell’output, ma OpenAI li ha appositamente rimossi dai dati di addestramento prima di utilizzarli per addestrare modelli linguistici di grandi dimensioni.
Anche Microsoft è sotto processo
The Intercept ha anche intentato una causa contro Microsoft e avanza altre tre accuse che riguardano anche le informazioni sulla gestione del copyright: non solo OpenAI ha rimosso informazioni da copie di opere che sono state poi utilizzate per la formazione sull'intelligenza artificiale, ma anche Microsoft. Inoltre, Microsoft trasmette i dati di addestramento abbreviati a OpenAI e viceversa. La distribuzione senza informazioni sulla gestione del copyright è un reato separato ai sensi del DMCA.
Per il resto le lamentele di AlterNet e Raw Story da un lato e di The Intercept dall'altro sono molto simili. I ricorrenti chiedono un risarcimento di almeno 2.500 dollari (equivalenti a 2.300 euro) per ogni infortunio. Chiedono inoltre ingiunzioni e il pagamento delle spese legali e procedurali.
Si chiamano procedure The Intercept Media contro OpenAI, Microsoft et al (Af. 24-cv-01515) anche Raw Story Media e media alternativi contro OpenAI (Caso n. 24-cv-01514), depositato il 28 febbraio presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il sud di New York. I querelanti vogliono un processo con giuria, possibile anche nei procedimenti civili negli Stati Uniti.
(S)
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