pte20220301016 Medicina/Benessere, Ricerca/Sviluppo
Un nuovo approccio dei ricercatori dell’UEA e del Quadram Institute basato sulla proteina STING
Sangue: un nuovo approccio promettente contro la leucemia (Foto: pixabay.com, qimono) |
Norwich (pte016/03/01/2022/10:30) – Nuovo studio dell’Università dell’East Anglia (UEA) http://uea.ac.uk e Istituto Quadram http://quadram.ac.uk Mostra come il sistema immunitario umano può essere indotto con l’inganno ad attaccare le cellule tumorali. La ricerca, pubblicata sul Journal of Clinical Investigation, potrebbe aiutare a sviluppare nuovi approcci al trattamento della leucemia. Il team guidato da Stuart Rushworth si è concentrato sulla leucemia mieloide acuta. Questo è un tipo di leucemia difficile da trattare.
Macrofagi identificati come chiave
Lo studio ha identificato un modo per attivare il sistema immunitario per combattere le cellule leucemiche. I ricercatori hanno scoperto che i macrofagi possono essere utilizzati per programmare le cellule immunitarie per attaccare le cellule tumorali attraverso una proteina chiamata pungiglione. È un comprovato stimolante del sistema immunitario. Nel loro studio, i ricercatori hanno anche discusso il potenziale impatto di questi risultati sui futuri approcci terapeutici. Secondo Rushworth, questi risultati dello studio forniscono informazioni su come il sistema immunitario può utilizzare i segnali giusti per combattere il cancro.
“I pazienti spesso ricadono dopo il trattamento del cancro perché piccole quantità di malattia rimangono nel corpo nonostante la chemioterapia”, ha affermato Rushworth. “Il nostro studio mostra che prendere di mira questo fenomeno biologico può aiutare a eliminare la leucemia dal midollo osseo”. I ricercatori hanno identificato questi meccanismi nel midollo osseo di pazienti affetti da leucemia e in modelli murini di leucemia mieloide acuta. Rushworth sottolinea che la chemioterapia attualmente non è sufficiente per curare la leucemia. “Spero che i nostri risultati contribuiranno a migliorare le opzioni di trattamento aumentando la risposta immunitaria e consentendo ai farmaci chemioterapici di funzionare meglio”.
(Fine)