Chi è Fleximan? L’Italia cerca l’allarme autovelox

L'uomo flessibile è tornato – o gli uomini, o anche le donne. Nessuno lo sa per certo. In ogni caso, l'Italia, il paese numero uno in Europa per gli autovelox, ora ha meno autovelox: quattro scatole arancioni di autovelox sono state portate durante la notte nelle strade della cittadina di Puccinasco, nel nord Italia.

Una piccola notizia apparsa su un quotidiano locale ha ormai assunto una dimensione nazionale: l'Italia cerca nel cosiddetto Fleximan il suo strumento più importante.

Tutto è iniziato l'anno scorso. Nei pressi della città di Rovigo, a nord, il primo palo dell'autovelox è stato tagliato utilizzando una macchina da taglio. Artigiano in tedesco e italiano: con flessibilità.

Da allora si sono verificati dozzine di casi di danni penali alla proprietà. A volte la polizia trovava piccole lettere confessionali come “Fleximann è in ascesa”. La via della distruzione ormai si estende dall'Alto Adige alla Calabria, quindi è chiaro: Fleximan è più di uno. Una mezza dozzina di pubblici ministeri se ne stanno occupando.

Molti automobilisti seguono l'argomento con una certa simpatia di fondo. La sensazione di essere vittime di bullismo ed emarginazione da parte delle autorità è diffusa anche in Italia. Da nessuna parte in Europa ci sono così tanti autovelox come da noi: più di 11.000. Per fare un confronto: la Germania ne ha 4.700.

È innegabile che alcune comunità guadagnano bene con gli “Autovelox”, come vengono chiamati in italiano gli autovelox. Sono oltre 23 milioni quelli registrati nella sola metropoli turistica di Firenze. Non c'è quindi da stupirsi che Fleximan sia salutato da alcuni come il “Robin Hood degli automobilisti”.

Ci sono però anche voci dissenzienti, come Paola Di Caro, giornalista del celebre quotidiano “Corriere della Sera”, a cui è stato ucciso il figlio 18enne. Lei scrisse:

Voglio che Fleximon provi un giorno quello che provo io quando depongo fiori nel luogo in cui mio figlio è stato ucciso.

Molti esperti sono anche indignati dagli applausi per i crimini. L'urbanista Matteo Donde ha dichiarato al quotidiano “La Repubblica”:

Ovunque vengano utilizzati gli autovelox, il numero di morti e feriti è molto basso.

E: “Questo è l'unico fatto concreto. Tutto il resto sono opinioni”.

Nessun progresso è stato fatto nella ricerca di Fleximan: le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano solitamente figure con maschere nere di notte. Se vieni catturato, puoi essere multato pesantemente e incarcerato fino a tre anni.

La questione è ormai diventata una questione politica. In particolare, il ministro dei trasporti populista di destra Matteo Salvini è diventato noto come sostenitore dei presunti conducenti sfruttati. Il capo della Lega ha annunciato un mandato per il mese prossimo per ridurre il numero degli autovelox.

Un’altra tassa è guadagnare mantenendo le strade a due corsie durante la notte.

Ma Fleximan ha trovato seguaci anche in altri modi. A Brescia, più a nord, una persona ora sconosciuta ha iniziato a rimuovere i dissuasori (in italiano: tozzo) dalle strade in zone senza traffico.

Gli fu subito dato un nome: Dosoman.