Una controversia legale sul TFR obbligatorio
Deutsche Bank raggiunge un accordo con la maggior parte dei ricorrenti di Postbank
22 agosto 2024 alle 00:10
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Deutsche Bank ha pagato agli azionisti di Postbank 25 euro per azione quando ha acquisito l’istituto nel 2010. Per anni si è discusso se l’indennità di fine rapporto obbligatoria fosse sufficientemente elevata. Poco prima della sentenza imminente c’è un accordo.
Nella controversia sui risarcimenti tra Deutsche Bank e gli ex azionisti di Postbank, l’istituto ha raggiunto un accordo con un gran numero di ricorrenti. La banca ha affermato che l’accordo ha avuto un impatto positivo sull’utile ante imposte del terzo trimestre pari a 430 milioni di euro. Come proposto dall’Istituto, è stato raggiunto un accordo sulla base di un prezzo di 31 euro per azione con più di 80 aventi diritto, che rappresentano circa il 60% di tutti i crediti fatti valere.
Tra le parti con le quali è stato raggiunto un accordo figura, tra gli altri, il maggior attore singolo nel pool del contenzioso, che rappresenta circa un terzo di tutte le pretese fatte valere. Deutsche Bank parte dal presupposto che gli accordi raggiunti consumeranno, in media, circa il 45% degli accantonamenti. Se vengono stipulati accordi transattivi con ulteriori ricorrenti, ciò può avere un impatto positivo maggiore sulle disposizioni complessive stabilite per procedimenti complessi.
La Deutsche Bank ha stanziato miliardi
Il contesto è l’acquisizione da parte di Deutsche Bank di una partecipazione di maggioranza in Postbank nel 2010. La questione è se i pagamenti obbligatori di buonuscita agli azionisti di minoranza decisi quest’anno siano adeguati e se Deutsche Bank non avesse effettivamente il controllo prima dell’offerta pubblica di acquisto di Postbank nel 2010 in Bonn. L’istituto era… e doveva pagare più soldi agli investitori. A quel tempo, gli investitori ricevevano 25 euro per azione.
Il Tribunale regionale superiore di Colonia, nel corso dell’udienza tenutasi alla fine di aprile, ha dichiarato di poter decidere a favore dei ricorrenti. Deutsche Bank ha stanziato 1,3 miliardi di euro a titolo precauzionale. Questo provvedimento ha fatto entrare in rosso il gruppo DAX nel secondo trimestre: il risultato finale è stato una perdita di 143 milioni di euro.
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