Controversia sul trattamento dei dati
Google e l’ufficio antitrust concordano un compromesso
5 ottobre 2023 alle 23:27
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Per molto tempo Google ha offerto agli utenti poche scelte su come venivano elaborati i loro dati. Il Federal Cartel Bureau chiede più opzioni in questo caso e invia un avvertimento. Ora le autorità e l’azienda possono raggiungere un accordo. Tuttavia gli esperti si chiedono se l’ufficio antitrust sia responsabile della questione dei dati.
Dopo aver concluso un accordo con l’Ufficio federale dei cartelli, il gruppo Google Alphabet deve offrire ai propri utenti più possibilità di scelta nel trattamento dei dati per determinati servizi come Gmail. Lo ha annunciato l’ufficio. Le autorità antitrust avevano precedentemente inviato al gruppo americano un “avvertimento dettagliato”, che ora è stato risolto attraverso l’accordo.
Il capo dell’Ufficio federale dei cartelli, Andreas Mundt, ha spiegato che in futuro gli utenti dei servizi Google avranno scelte molto migliori su cosa succede ai loro dati, come Google può utilizzarli e se i dati possono essere utilizzati tra i servizi. “Da un lato, ciò protegge il diritto degli utenti all’autodeterminazione riguardo ai propri dati. Dall’altro, il potere di mercato di Google basato sui dati potrebbe essere limitato.”
Google è riuscita a vincere le trattative affermando che i servizi regolamentati dalla legge sui mercati digitali dell’Unione europea (DMA) non sono soggetti a requisiti aggiuntivi da parte dell’Ufficio federale dei cartelli. Si tratta di Google Shopping, Google Play, Google Maps, Ricerca Google, YouTube, Android, Google Chrome e il servizio di pubblicità online di Google. Alcuni di questi servizi regolamentati dal DMA erano ancora soggetti ad avvertimenti da parte del Federal Cartel Bureau.
Scambio costruttivo
L’autorità ha sottolineato che gli obblighi aggiuntivi di Google nei confronti dell’Ufficio federale dei cartelli riguardano “più di 25 altri servizi”, tra cui Gmail, Google News, Assistant, Contatti e Google TV. Tuttavia, secondo gli ambienti aziendali, il numero dei servizi interessati potrebbe essere molto inferiore a 25. Tra gli esperti si discute se l’ufficio antitrust sia addirittura responsabile della revisione e della compilazione dei metodi di raccolta dei dati. L’autorità aveva già riconosciuto a gennaio che la DMA europea si applicherebbe ad alcuni servizi di Google, la cui implementazione rientra nella giurisdizione esclusiva della Commissione UE.
Nel frattempo è stato chiarito a livello UE quali servizi ricadono effettivamente sotto la DMA. Un portavoce di Google ha dichiarato: “Siamo lieti di avere uno scambio costruttivo con l’FBI mentre lavoriamo per affrontare le sue preoccupazioni”. Google è da tempo leader nel fornire alle persone scelta, trasparenza e controlli semplici per aiutarli a gestire i propri dati. “Gli impegni pubblicati oggi seguono questo approccio per sviluppare ulteriormente i nostri prodotti e soddisfare le aspettative degli utenti e delle autorità”.