Stato: 10/12/2022 14:24
In un discorso alla Settimana dell’energia russa, il presidente russo Putin ha affermato che gli Stati Uniti avevano manomesso gli oleodotti del Mar Baltico. I paesi occidentali metteranno in pericolo anche l’economia globale con le loro sanzioni e i massimali dei prezzi del gas.
Il presidente russo Vladimir Putin ha nuovamente accusato gli Stati Uniti di sabotare i gasdotti Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico. Nel suo discorso all’inizio della Settimana russa dell’energia a Mosca, Putin ha affermato che Ucraina, Polonia e Stati Uniti trarrebbero vantaggio da questo atto “terrorista internazionale”.
Gli Stati Uniti sarebbero interessati alla manipolazione perché vogliono esportare più GNL in Europa. “Non tollereremo alcun atto di sabotaggio delle nostre infrastrutture”, ha detto Putin. Putin ha aggiunto che l’obiettivo è quello di rompere le relazioni tra l’Unione Europea e la Russia e indebolire l’Europa.
La Russia prevede che il volume delle esportazioni di petrolio possa essere mantenuto al livello attuale fino al 2025 e consentirà la produzione di gas russo al mercato mondiale.
Putin: La colpa è della politica energetica occidentale
Putin ha anche accusato i paesi occidentali di ignorare le semplici leggi economiche e quindi di mettere in pericolo il mercato energetico globale. I prezzi spot imposti e il limite del gas ora concordato stanno mettendo sotto pressione l’Europa: i prezzi rimarranno alti ora e questo porta all’inflazione.
“Come nel Medioevo, la gente ha cominciato a comprare legname, ora la colpa è della Russia”, ha detto Putin. La guerra aggressiva della Russia in Ucraina, che Putin continua a chiamare “operazione speciale nel Donbass”, non ha nulla a che fare con l’aumento dei prezzi dell’energia. L’unico motivo è la politica energetica occidentale.
La Russia accusa l’Occidente di aver violato il suo dovere
Putin ha detto che la Russia è pronta a riprendere le forniture. Il gasdotto Nord Stream 2 è ancora utilizzabile: “Devi solo aprire il rubinetto”, ha detto Putin. La Russia ha sempre rispettato i propri obblighi, a differenza dei paesi occidentali, che, secondo Putin, si rifiutano di adempiere ai propri obblighi derivanti dal trattato.
Putin ha sottolineato di sostenere una transizione verso l’energia verde, ma non si dovrebbe andare avanti con le energie rinnovabili per ragioni politiche e ideologiche. Il settore petrolifero e del gas sta già soffrendo per la mancanza di investimenti, con 2,5 trilioni di dollari ritirati.
Putin ha affermato che la Russia sarà sempre un attore importante nel mercato energetico globale. Le capacità del settore russo della produzione di energia sono attualmente in fase di aggiornamento.
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