Tario e Antonio b. I carciofi venivano coltivati in Sicilia e si dice che i fratelli abbiano discusso più volte sull’eredità. Attualmente il conflitto si è intensificato e 5 persone sono state uccise.
L’orrore nella cittadina siciliana di Likata: b. Quattro persone sono morte nella casa di famiglia, tra cui la quindicenne Anna, l’undicenne Vittorio, la madre Alpha e il padre Tario – presumibilmente uccisi a colpi di arma da fuoco dal fratello. Antonio. Anche lui in seguito si suicida.
Secondo il servizio “Il Giorno”, la vicenda è avvenuta mercoledì mattina nei locali dell’orticoltura, dove Tario e Antonio b. Carciofi Cresciuto. Alle 7:30 Antonio estrae dalla sua auto una pistola calibro nove. Dopo un acceso scambio di parole, il 48enne indica Perretta e preme il grilletto, indicando il fratellino di tre anni. Antonio uccide la cognata Alba ei suoi figli. I Carabinieri hanno poi avvolto il giovane in una coperta sotto il letto.
I vicini denunciano una lite tra i fratelli
Dopo il fatto, Antonio b. Lasciando in fretta la fattoria, “Il Giorno” si informa ulteriormente, torna a casa e le racconta quello che ha fatto. Chiama la polizia, dopodiché Antonio torna in macchina. Infine i Carabinieri lo contattano al telefono, ma la conversazione non ha luogo. Invece chiedono un colpo – Antonio si spara in testa. È stato portato in ospedale in elicottero con ferite gravissime, dove è morto.
I vicini dissero al giornale che c’erano sempre state delle liti tra Tario e Antonio. I fratelli hanno ricevuto la fattoria del padre, ma si dice che l’anziano sia stato trattato ingiustamente. Alla fine la controversia si è intensificata nella demarcazione di un violino di carciofo.
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