A partire dal: 14/01/2023 19:19
L’ex primo ministro Babis e l’ex generale della NATO Pavel si candidano al ballottaggio per la presidenza ceca. Dopo che la maggior parte dei collegi elettorali è stata contata, entrambi i candidati erano più o meno alla pari al primo scrutinio.
Nella lotta per la presidenza nella Repubblica Ceca, l’ex primo ministro populista Andrej Babis e l’ex generale della NATO Petr Pavel sono bloccati in un ballottaggio. Dopo che quasi tutti i voti sono stati contati, entrambi erano all’incirca pari al 35%. E’ quanto emerge dai dati ufficiali del Servizio Statistica Csu.
Per vincere al primo turno, uno dei candidati deve ricevere più del 50% dei voti. L’unica donna in gara è arrivata terza con meno del 14 per cento: la professoressa di economia Danos Nerudova. Servi un totale di otto persone.
Elezioni presidenziali nella Repubblica Ceca
Danko Hendrick, ARD Praga, Daily News alle 18:50, 14 gennaio 2023
Pavel si aspetta una campagna elettorale difficile
L’affluenza alle urne è stata di circa il 68% degli 8,3 milioni di elettori aventi diritto. Pavel si aspetta una dura campagna elettorale prima del secondo turno del 27-28 gennaio. Il 61enne ha detto alla sua squadra che Papis non sa giocare in modo impeccabile.
Babis si è presentato come un sostenitore di coloro che soffrono di inflazione elevata e prezzi dell’energia. Il 68enne era in uno solo pochi giorni fa Processo di assoluzione sui sussidi Ue anche. Alla prima reazione, ha definito la sua performance “fantastica”.
Il candidato presidenziale Pavel si aspetta una dura campagna elettorale prima del ballottaggio.
Foto: EPA
Pavel ha fatto riferimento alla sua esperienza come ex presidente del Comitato militare della NATO, anche sullo sfondo della guerra della Russia contro l’Ucraina. A differenza di Babis, l’ex generale si è espresso chiaramente a favore della consegna di più armi all’Ucraina.
Nella Repubblica Ceca, il presidente svolge principalmente funzioni rappresentative, ma è visto come un influente opinion leader. Può anche restituire immediatamente le leggi al parlamento, nominare giudici costituzionali ed è il comandante in capo delle forze armate.