Il più delle volte è molto tranquillo su Marte. Tuttavia, i ricercatori ritengono che l’energia eolica potrebbe alimentare le future colonie marziane.
Uno studio La NASA ha concluso che, contrariamente alle credenze precedenti, l’energia eolica su Marte potrebbe anche essere utilizzata per generare abbastanza elettricità per le missioni umane. L’energia eolica sostituirà l’energia nucleare e solare finora utilizzata e consentirà l’esplorazione di altre regioni di Marte.
A causa della sottile atmosfera, i venti marziani sono circa il 99% meno forti dei venti sulla Terra. I venti sono particolarmente deboli vicino all’equatore, dove è atterrata la maggior parte delle missioni del rover, perché è lì che si trova il maggior potenziale solare. Di conseguenza, il vento non è stato preso seriamente in considerazione come fonte di energia.
Tempeste incessanti ai poli
Tuttavia, anche l’energia nucleare e l’energia solare come fonte di energia su Marte presentano alcuni svantaggi. Nelle missioni con equipaggio, a differenza dei voli robotici, l’energia nucleare rappresenta naturalmente un rischio di radiazioni per gli astronauti, mentre l’energia solare viene a mancare come fonte di energia durante la notte e durante le frequenti tempeste di sabbia.
Lo studio ha ora adattato il modello climatico della Terra per Marte e ha scoperto che i venti ai poli in particolare sono abbastanza forti da generare elettricità. Lì, un atterraggio con equipaggio era precedentemente considerato problematico a causa della mancanza di luce solare durante le notti polari. I poli sono tra le regioni di Marte scientificamente più interessanti, ad esempio a causa dei grandi depositi di ghiaccio.
Servono turbine alte 50 metri
In alcuni siti di atterraggio, l’energia eolica potrebbe soddisfare l’intero fabbisogno di elettricità di una missione con equipaggio, calcolano i ricercatori. Tuttavia, in pratica, ogni missione dipenderà da un mix di energia, proprio come la fornitura sulla Terra.
La combinazione di vento e sole sarà particolarmente vantaggiosa perché i venti marziani sono più forti di notte e in inverno. Il vento soffia da freddi strati di ghiaccio verso regioni più calde, come una fresca brezza marina.
Per sfruttare tutta la potenza del vento, gli astronauti devono costruire turbine alte 50 metri. La sua costruzione non dovrebbe essere semplice.