Eruzioni vulcaniche, città sepolte sotto la cenere: le autorità reagiscono

Date:

Share post:

Piero Esposito
Piero Esposito
"Appassionato di alcol. Ninja di Twitter. Amante della TV. Cade molto. Fanatico del caffè hipster."
  1. Pagina iniziale
  2. il mondo

L’Etna in Italia erutta. Il vulcano e le eruzioni creano immagini spettacolari, con le vicine città del vulcano più grande d’Europa ricoperte di cenere.

CATANIA – Eruzione vulcanica nel centro dell’Europa: l’Etna in Italia erutta grandi quantità di lava incandescente nel cielo da domenica (12 novembre 2023). Sopra il vulcano, alto circa 3.300 metri, si trova una nuvola di gas e rocce vulcaniche alta 4.500 metri. Tuttavia, lunedì gli esperti hanno affermato che il vulcano si era un po’ calmato. L’Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Catania segnala una notte relativamente normale.

Cenere cade nelle città circostanti: le autorità abbassano il livello di allerta

Durante il fine settimana si sono viste e udite ripetute esplosioni. Le ceneri caddero in diverse città come Milo e Zafferana Etnea. Tuttavia, non è stato fatto alcun danno grave. Sono proseguite anche le operazioni presso l’Aeroporto dell’Isola di Catania. A causa degli sviluppi sul vulcano, le autorità hanno abbassato il livello di allerta per l’aviazione da rosso ad arancione.

L’ultima volta che l’Etna è stata attiva è stato ottobre, quando è stato avvistato un misterioso pennacchio di fumo. Anche in agosto vomitava enormi fontane di fuoco. L’aeroporto di Catania è stato chiuso per inquinamento sulla pista.

L’Etna è il vulcano attivo più grande d’Europa. L’altezza esatta cambia ripetutamente a causa di esplosioni e coni di cenere. Rispetto ad altri vulcani, è considerato relativamente innocuo perché le eruzioni ripetute generalmente producono poca energia. Come nel caso del Vesuvio vicino a Napoli, un vulcano attivo è particolarmente preoccupante quando rimane dormiente per lunghi periodi di tempo. L’ultima epidemia risale a decenni fa. Se dovesse esplodere potrebbe mettere in pericolo centinaia di migliaia di persone, cosa che difficilmente accadrà con l’Etna. (CGSC con dpa)

Related articles