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“Fratelli d’Italia” in campagna elettorale: come Meloni vuole guidare l’Italia

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“Fratelli d’Italia” in campagna elettorale: come Meloni vuole guidare l’Italia

Stato: 13/09/2022 04:19

A due settimane dalle elezioni in Italia, il partito di destra “Bürder Italiens” è nettamente in testa alle urne. Quali posizioni rappresenta il leader del partito Maloney? Quali argomenti usa per promuovere? Visita in loco a L’Aquila, roccaforte della festa.

Jörg Seisselberg, ARD Studio Roma, attualmente L’Aquila

Nel parco cittadino al centro dell’Aquila, capoluogo della regione Abruzzo, Giorgia Meloni gioca una partita casalinga. L’Aquila è governata da più di cinque anni da un sindaco del suo partito, i “Fratelli d’Italia”.

Georg Seiselberg
Studio ARD Roma

Centinaia di persone aspettano davanti alla grande piattaforma. Anche Imo Moresi ha smesso dopo il lavoro. Il 52enne dice di non sapere ancora per chi votare. Soddisfatto del sindaco dei fratelli italiani all’Aquila, ora vuole vedere Meloni – del resto il sindaco ha affrontato i problemi della città “con grande determinazione” e poi ha fatto qualcosa per la ricostruzione. Il terremoto del 2009 ha rianimato il centro con soddisfazione di cittadini e imprenditori e ha “messo in moto” la pubblica amministrazione.

Annalisa dell’Aquila in piedi davanti al palco con la bandiera della festa “Fratelli d’Italia”. Vuole decisamente votare per Meloney, dice. “È precisa, sa quello che vuole ed è sempre ben preparata. Ed è affidabile e si attiene alla sua linea. Quello che vuole, la porta avanti”.

La promessa del “buon governo”.

Quando Meloni sale sul palco per più di un’ora, l’attuale leader dei sondaggi elogia L’Aquila e l’Abruzzo come modello per l’Italia, i “fratelli d’Italia” e simbolo del buon governo.

E nomina i partecipanti a “testimoniare che abbiamo leader che non perdono mai il contatto con la cittadinanza”; Promette che i “Fratelli d’Italia” “parleranno ogni giorno alle vittime dei problemi” alla ricerca di una soluzione. Così il partito vuole guidare l’Italia.

Immagine: pratico, affidabile

Vicina alla gente, pratica, affidabile e determinata: questo vuole trasmettere Meloni in campagna elettorale. Finora, dice, il cliente e il membro del partito hanno deciso di lavorare in Italia.

Ha contrastato con un “sano principio di efficienza” – e ha delineato un’Italia dove ognuno “ottenga ciò che si merita”. Era rivolto principalmente al sistema educativo della “scuola dei 68”, per il quale, secondo Meloni, alla fine tutti sono uguali. D’altra parte, vuole “pari opportunità di partenza” – quindi spetta all’individuo mostrare cosa può fare – e poi ottenere qualcosa per questo.

Evasione fiscale: una questione per i cittadini extracomunitari?

Principio di prestazione: Meloni mescola questo tema liberal-conservatore con tesi di estrema destra, ad esempio nel caso dell’evasione fiscale. Un problema, dice, è principalmente estraneo. Come è noto, lo Stato inizia le restrizioni fiscali solo dopo due anni e mezzo – e molti cittadini extracomunitari chiuderanno prima i negozi, spariranno “nel vuoto” e pagheranno “neanche un euro”. Il denaro trattenuto da altri, invece, viene dall’imprenditore italiano medio “Franco Rossi”.

Naturalmente, nel suo discorso non ha citato alcuna prova di ciò, ma ne ha preso posizione: il piano elettorale di Meloni include la richiesta che in futuro tutti i cittadini dell’UE in Italia paghino anticipatamente le tasse al fisco. Autorizzazione ad aprire negozio.

Attacco al problema della migrazione

Sul tema dell’immigrazione, Meloni ha accusato i partiti di centrosinistra di consentire l’ingresso nel Paese in particolare a trafficanti di droga e prostitute. D’altra parte, nessuna parola sulla loro futura politica europea, né su Vladimir Putin e sulla sua guerra all’Ucraina.

Meloni cerca di rispondere con umorismo al dibattito sulle sue radici neofasciste in Italia e adotta il tono di un monaco meditativo: medita anche tutte le sere, fa yoga, va in sauna – “Faccio tutto quello che devo. Don ‘non reagire alle provocazioni”.

I “Fratelli d’Italia” e le radici neofasciste del loro leader erano una questione importante che Meloni temeva apertamente durante la campagna elettorale. Ai margini del palco a L’Aquila, un portavoce ha cercato di vietare le interviste perché i giornalisti volevano chiedere ai rappresentanti dei giovani del partito un parere sul fascismo.

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