HUn tribunale di New York ha stabilito che l’ex presidente Donald Trump ha sovrastimato il valore dei suoi beni. La corte ha stabilito che si trattava di frode. Il procuratore generale di New York Letitia James ha intentato la causa. La decisione del tribunale è considerata un successo per il Pubblico Ministero. È salita al potere nel 2018, promettendo di esaurire ogni opportunità legale per indagare su Trump e le sue società.

Ciò potrebbe essere interpretato come una coraggiosa perseveranza nella lotta contro i potenti o come un pregiudizio in una città in cui i criminali finanziari meno polarizzati politicamente necessitano dell’attenzione della procura.

Non è del tutto incomprensibile che Trump, di fronte a tali dichiarazioni, affermi di essere preso di mira dalla procura per motivi politici. Tuttavia, tutti dubitano che Trump abbia effettivamente gonfiato i suoi asset. Ciò è in linea con il suo famigerato ego e marchio.

Trump ha citato in giudizio, senza successo, un autore che avrebbe sottostimato il patrimonio netto di Trump. Nel caso di specie, il giudice accusa Trump di agire secondo i suoi calcoli come se gli appartamenti con tetto massimo fossero la stessa cosa degli appartamenti non regolamentati e come se i requisiti legali per le proprietà potessero semplicemente scomparire. Ma questo non ha nulla a che fare con il mondo reale.

Devi essere d’accordo con il giudice. Ma c’è una domanda urgente: dov’è il danno? Qui non figurano come querelanti le banche che concedono prestiti eccessivi sulla base di estratti patrimoniali falsificati. Non hanno forse motivo di lamentarsi perché i loro prestiti sono stati rimborsati? Almeno questo è quello che dicono gli avvocati di Trump.

L’ex presidente ora rischia una multa di 250 milioni di dollari e la cancellazione della sua licenza per attività immobiliari. Sembra eccezionalmente duro. Forse i pubblici ministeri di New York dovrebbero concentrare le loro energie sui veri crimini di Trump. Mi vengono in mente alcuni candidati.