Tribuna. Negli ultimi anni gli scandali di evasione fiscale si sono ripetuti e identici. Tuttavia, noi ambientalisti promettiamo: non sono inevitabili. “Carte Pandora” È il risultato di una politica pianificata per proteggere i potenti, che minaccia ogni possibilità di convivenza.
Questa maleducazione è una scelta. Ed Emmanuel Macron moltiplica queste scelte di nausea a favore dei molto ricchi e contro i molto deboli. A favore di gigantesche multinazionali, le PMI possono essere dannose. A livello europeo, negli ultimi sei mesi, alcuni hanno espresso in particolare:
Nella primavera del 2021: Il governo francese pesa sull’ambizione di trasparenza nella tassazione delle multinazionali, consentendo alle multinazionali di trattenere per anni le proprie informazioni fiscali proteggendo una “regola di sicurezza” in nome del sacro “segreto commerciale”. Tuttavia, in ogni paese in cui operano le multinazionali, il numero di dipendenti o il fatturato realizzato è una fonte di informazioni essenziale per prevenire l’evasione fiscale. Quindi il governo fa una scelta: trasparenza piuttosto che trasparenza.
Governo complice
Ad aprile 2021 : Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden lancia un’aliquota minima effettiva globale dell’imposta sulle società del 21%. L’opportunità di fermare l’attività dei paradisi fiscali è di importanza storica. Tuttavia, ancora una volta, Bruno Le Meyer chiarisce il caso offrendo una tariffa molto bassa ed essendo al minimo.
Il governo francese è complice di un’evasione fiscale su larga scala: un’aliquota del 2121 consentirebbe all’Unione europea (UE) di raccogliere வரி 100 miliardi di entrate fiscali aggiuntive solo nel 2021, dimezzando queste entrate del 15%. La grande fuga delle multinazionali è protetta a spese dell’equità, della giustizia fiscale e della giustizia sociale.
Ad ottobre 2021, finalmente : Il giorno dopo l’uscita di “Pandora Papers”, Il governo francese, insieme ad altri Stati membri, sta verificando la lista nera delle liste nere. Sono inclusi solo nove paesi, senza paesi importanti allegati ai “Pandora Papers” come gli Stati Uniti, le Isole Vergini britanniche o gli Emirati Arabi Uniti. Peggio ancora: tre paradisi fiscali sono stati rimossi dalla lista… tra cui le Seychelles sono al centro della corruzione. Anche in questo caso, il governo sceglie deliberatamente di abbandonarlo, invece di consentire ai paesi complici dell’evasione fiscale.
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