ioLa Germania ha parzialmente ritirato la sua domanda contro l’Italia dinanzi alla Corte internazionale di giustizia in una causa di risarcimento per le vittime naziste. La Repubblica federale ha ritirato la sua domanda di protezione legale temporanea con lettera del 5 maggio, come annunciato nel fine settimana dal tribunale dell’Aia.
Questo perché il 1° maggio in Italia è entrata in vigore la legge che vieta la confisca dei beni demaniali tedeschi sul suolo italiano. Aziende come il Goethe Institute di Roma o la Scuola Tedesca non rischiano più di essere confiscate dalle sentenze dei tribunali. Le udienze previste per lunedì e martedì sono state annullate.
Tuttavia, l’ONU all’Aia Il centro del vero caso davanti al tribunale è ancora lì. La Germania si oppone a consentire all’Italia di continuare a concedere rivendicazioni personali alle vittime dei crimini della Wehrmacht e delle SS durante la seconda guerra mondiale. La prassi di Roma viola la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia del 2012.
La Germania insiste affinché l’Italia riconosca la politica dell’immunità statale nelle cause civili. Durante la seconda guerra mondiale, durante la ritirata dall’Italia, Vermast e le SS eruttarono in molti luoghi e spesso commisero orribili crimini di guerra. Migliaia di civili furono uccisi, alcuni dei quali brutalmente assassinati.