La portaerei di Erdogan deve fare a meno degli aerei da combattimento

Date:

Share post:

Edoardo Borroni
Edoardo Borroni
"Fanatico di alcol esasperantemente umile. Praticante di birra impenitente. Analista."

La portaerei turca promette più di quanto possa attualmente permettersi. Perché al momento gli aerei da combattimento non decolleranno dalla nave.

Türkiye ha presentato con orgoglio la sua prima portaerei lunedì, secondo la dichiarazione del governo. Soprattutto, elicotteri e droni saranno di stanza a “TCG Anadolu”. La nave è lunga 232 metri, larga 32 e può ospitare circa 1.400 persone. Per fare un confronto: la portaerei statunitense di classe Nimitz è lunga circa 333 metri e l’HMS Queen Elizabeth della Marina britannica è lunga 284 metri.

“Questa nave ci consentirà di condurre operazioni militari e umanitarie in qualsiasi angolo del mondo, se necessario”, ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan alla cerimonia di apertura a Istanbul. È un simbolo che “rafforzerà la leadership regionale di Türkiye”.

Mezzi da sbarco ricostruiti

Ma il termine “portaerei” solleva dubbi. Per prima cosa, gli Stati Uniti non hanno ancora consegnato alcun F-35 che avrebbe dovuto decollare dalla nave. Contesto: Washington era sconvolta perché Ankara aveva acquistato i sistemi di difesa missilistica S-400 russi. Risultato: ritorno al cantiere navale, conversione. D’altra parte, l’ex generale di brigata della Marina turca, Türker Ertürk, ha parlato e ha spiegato: “Il TCG Anadolu non è una portaerei, ma un mezzo da sbarco con una piattaforma volante”. Lo si può già vedere dalla lettera “L” nel nome della nave “L 400”, blasonata sullo scafo della nave. La sua accusa: “La chiamano portaerei per ingannarti. L’hanno consegnata frettolosamente prima delle elezioni. Senza testarla”.

La sua ipotesi: il presidente turco vuole segnare punti nella sua campagna elettorale con un progetto di prestigio. Erdogan, che detiene la presidenza dal 2014 e i cui critici lo accusano sempre più di tratti autoritari, si candida alla rielezione a maggio. I sondaggi di opinione indicano un’uscita ristretta.

I droni vengono da Baykar

La nuova ammiraglia della Marina turca è infatti la cosiddetta nave da “sbarco anfibio”, che in realtà è una nave da sbarco dotata di una rampa speciale. Ma la nave gemella spagnola Juan Carlos, che è servita da modello, è equipaggiata, tra gli altri, con i caccia McDonnell Douglas AV8B Harrier II.

Invece degli aerei, i droni ora decolleranno dal TCG Anadolu così come gli elicotteri: secondo Navalnews, questi aerei sono stati sviluppati appositamente dalla compagnia turca Baykar. Si dice che la versione TB-3 abbia ali pieghevoli e possa decollare da una pista piuttosto corta. Secondo Erdogan, sulla nave possono atterrare anche i droni.

Related articles

Innovazioni Tecnologiche per la Pulizia: Gadget che Rivoluzionano la Casa

Negli ultimi anni, la tecnologia ha profondamente trasformato il modo in cui gestiamo le faccende domestiche. Con gadget...

Unghie Acriliche e Ambiente: Riflessioni sui Rischi Ecologici

Le unghie acriliche sono diventate una tendenza popolare nel mondo della bellezza, apprezzate per la loro durata e...

Il Futuro della Manicure: Polveri Acriliche di Nuova Generazione

Nel mondo della bellezza, l'innovazione è sempre all'ordine del giorno, e il settore della manicure non fa eccezione....