dopo Dax–Salto di prezzo di 1016 pip A metà settimana, gli investitori sperano in una continuazione di questo sviluppo positivo e quindi in una maggiore stabilità del mercato azionario tedesco. In precedenza, l’indice Dax ha registrato la sua più grande perdita settimanale dal crollo del mercato azionario legato alla Corona nel marzo 2020 e ha perso il 12% in otto giorni e circa il 20% dall’inizio dell’anno. Ma mercoledì gli affari si sono riconciliati – qualcosa: 7,8 percento. Il problema con questo: alcuni trader parlano di un “rialzo del mercato ribassista” – un salto di prezzo all’interno di un mercato ribassista, che di solito continua dopo. Il Dax sembra attualmente un po’ più leggero dopo aver chiuso a 13.848 punti mercoledì e il Dow Jones di Wall Street è riuscito a guadagnare il 2%. Nel DAX oggi si vede un solo perdente: a metà settimana solo le azioni Siemens Energy erano in rosso.
Uno dei motivi dell’aumento dei prezzi: la precedente vendita intensa. Un altro: gli investitori contano sull’allentamento della guerra Ucraina-Russia. Tuttavia, queste speranze sono molto vaghe. Allo stesso tempo, è in vigore un embargo statunitense sul petrolio e sul gas russo e l’Unione Europea non vi aderirà, almeno per il momento. L’Unione Europea, in particolare la Germania, è fortemente dipendente dalle materie prime provenienti dalla Russia.
Per tutta la giornata, invece, i temi Inflazione e politica dei tassi di interesse Punto focale: gli investitori attendono con ansia come la Banca centrale europea (BCE) reagirà alla crescente pressione sui prezzi derivante dall’aumento dei prezzi delle materie prime durante le deliberazioni di giovedì. “Probabilmente non ci sarà un chiaro impegno per la stretta monetaria”, prevede Thomas Getzel, capo economista di VP Bank. L’inflazione accelerata degli anni ’70 a seguito degli shock del prezzo del petrolio dovrebbe servire da esempio cautelativo, quando le banche centrali hanno lasciato la politica monetaria troppo accomodante per troppo tempo. “Cara BCE, per favore non fraintendere ora!”
Tuttavia, gli investitori guardano anche agli Stati Uniti e ai paesi lì dati sull’inflazione. “Anche a febbraio, non si tratta di aumentare o meno l’inflazione statunitense”, afferma Christoph Bales, economista di Commerzbank, prevedendo un aumento del 7,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Sul lato dati dell’azienda, il focus è sui titoli della seconda linea: ad esempio, ci sono figure aziendali di K+S, LEG, Compugroup, Hannover Re, Hugo Boss e Hapag-Lloyd. Dal file scaricato da Dax Banca tedesca Giornata degli investitori virtuali. I titoli della Financial House sono stati sottoposti a forti pressioni nelle ultime due settimane.
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