Home Economy “L’estate all’aperto più costosa di tutti i tempi”: la Brewery Association lancia l’allarme

“L’estate all’aperto più costosa di tutti i tempi”: la Brewery Association lancia l’allarme

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“L’estate all’aperto più costosa di tutti i tempi”: la Brewery Association lancia l’allarme
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da: Lisa Mayerhofer

Inizia la stagione della birreria all’aperto. La Breweries Association avverte che chiunque voglia concedersi una birra fredda ora deve scavare più a fondo nelle proprie tasche che mai.

Berlino – può finalmente portare il bel tempo in Germania – la stagione delle birrerie all’aperto è aperta. Ma se vuoi goderti una birra lì, devi pagare più che mai. L’associazione dei birrifici di Berlino-Brandeburgo prevede “l’estate all’aperto più costosa di tutti i tempi”. ha affermato il vicepresidente dell’associazione Stefan Fritsch immagine– Un giornale da lunedì.

Breweries Association: nei primi pub la birra costa già 7,50 euro a pinta

I consumatori stanno già pagando “i prezzi più alti, soprattutto per la birra nelle birrerie all’aperto, nei pub e nei ristoranti”. Prezzi che nessuno avrebbe creduto possibili solo pochi mesi fa, ha continuato Fritsch, “sono stati fissati a tutto campo”. Il prezzo di oltre cinque euro per una pinta di birra è ormai “standard” in molti locali. Il prezzo della birra di 7,50 euro a pinta, considerato ancora “fantasioso” all’inizio dell’anno, è stato sfondato già alle prime battute.

L’associazione dei birrifici di Berlino-Brandeburgo prevede “l’estate all’aperto più costosa di tutti i tempi”. © Peter Knievel/Dott

Fritsch, capo del birrificio Der Nozel nel Brandeburgo, ha detto al giornale di essere “sollevato” dall’aumento dei prezzi. I birrifici regionali si affidano in particolare a questo per mitigare l’aumento vertiginoso dei costi energetici e delle materie prime e l’aumento dei salari. Il vicepresidente dell’associazione ha detto che ora vede “opportunità per noi di continuare a preservare la colorata diversità della tradizione della birra tedesca”.

Brauer sotto pressione: Radeberger ne traccia le conseguenze

Dopo la battuta d’arresto causata dalla pandemia di Corona, i birrifici tedeschi sono ancora sotto pressione su più fronti: la scorsa estate, i raccolti di luppolo sono stati notevolmente peggiori a causa del caldo e della siccità, che hanno fatto salire alle stelle i prezzi. Ma anche i tappi di bottiglia, il malto e le etichette costano di più. A ciò si aggiungono gli elevati costi energetici, perché la produzione di birra è un’attività ad alta intensità energetica.

Il più grande gruppo di produttori di birra della Germania, Radeberger, ha già preso provvedimenti e chiuderà il suo impianto di produzione e imbottigliamento presso la sua sede centrale a Francoforte sul Meno entro ottobre 2023 al più tardi. I birrifici più piccoli hanno già dovuto presentare istanza di fallimento, come la Böhmisch Brauhaus di Großröhrsdorf o il birrificio Bischoff di Winnweiler. Anche il birrificio Memminger ha presentato istanza di fallimento in autogestione alla fine di febbraio.

Con materiali di Agence France-Presse

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