Il ministro della Salute Horacio Schillaci ha annunciato martedì nuove misure contro le sigarette tradizionali e i nuovi prodotti a base di tabacco e nicotina in un’audizione davanti alla commissione per gli affari sociali della Camera dei deputati.
In Italia sono in fase di introduzione nuove misure antifumo per promuovere la prevenzione e la lotta al fumo. Il governo vuole raggiungere l’obiettivo del Programma europeo contro il cancro di creare una “generazione senza tabacco”.
“Devono essere prese misure per garantire a tutti i cittadini la migliore protezione possibile della loro salute, che è un diritto fondamentale dell’individuo e del benessere della società”, ha affermato il ministro.
Sarà esteso il divieto di fumare all’aperto in presenza di bambini e donne incinte e non saranno più consentite le sale fumatori al chiuso.
Il ministro ha affermato che è necessario tenere conto della “crescente proliferazione di nuovi prodotti sul mercato e della crescente evidenza dei loro potenziali effetti negativi sulla salute”.
Per questo motivo il divieto si estenderà anche alle emissioni di nuovi prodotti come le sigarette elettroniche e i tabacchi riscaldati. Inoltre, l’attuale divieto di pubblicità sulle sigarette dovrebbe includere nuovi prodotti contenenti nicotina.
Il ministro ha spiegato che “il fumo è ancora la principale causa di malattie prevenibili e morte in Italia” e che l’obiettivo fissato a livello Ue è di avere meno del 5 per cento della popolazione che consuma tabacco entro il 2040.
Secondo i dati del “Rapporto sul fumo in Italia” presentato in occasione della Giornata mondiale senza tabacco 2022, quasi un italiano su quattro fuma. Ci sono circa 800.000 fumatori in più rispetto a due anni fa.
A partire dal 2019, è in aumento anche il numero di fumatori di sigarette di tabacco riscaldate (3,3%), poiché uno su tre (36,6%) le considera meno dannose delle sigarette tradizionali. Anche il numero di utenti di sigarette elettroniche è aumentato dall’1,7% nel 2019 al 2,4% di oggi.
L’8 gennaio la legge Sirchia, che per la prima volta in Italia vietava il fumo nei locali chiusi aperti al pubblico, ha compiuto 20 anni. Proposta e fortemente voluta dall’allora ministro della Salute Girolamo Circchia, la legge non è entrata pienamente in vigore fino al 2005, cambiando radicalmente il galateo sociale ei costumi degli italiani.
In quell’occasione Sirchia, allora ministro, chiese un maggiore intervento del governo per portare avanti “l’agenda antifumo”. ”.
Secondo i dati del Ministero della Salute a maggio 2022, i costi diretti e indiretti del fumo sono stimati in 26 miliardi di euro per 93.000 morti all’anno in Italia. Il fumo rappresenta il 20,6% di tutti i decessi maschili e il 7,9% dei decessi femminili.
Il ministro Shilasi ha sostenuto la deterrenza e le misure di deterrenza e ha sottolineato che “assicurare il massimo sostegno alle operazioni dell’Ue è ritenuto necessario e strategico”. In tal senso, il Ministero intende dare attuazione alla direttiva delegata della Commissione Ue per l’abrogazione di alcune esenzioni per i tabacchi riscaldati entro il 23 luglio 2023.
“Questo processo mira a garantire che vari interessi legati ai prodotti del tabacco, compresi i ministeri economici, non siano posti al di sopra della tutela della salute”, ha chiarito Shilasi.