Selena Seki è morta © ANSA / LUCA CASTELLANI
Il panorama degli sport invernali italiani è in lutto: Celina Seghi, una delle figure più importanti del panorama sciistico italiano, è morta nella notte da martedì a mercoledì a Pistoia (Toscana).
27 luglio 2022
Da: Leone
Seki è morto mercoledì all’età di 102 anni, secondo la FISI, l’associazione italiana degli sport invernali. Uno dei primi sciatori alpini d’Italia, ha lasciato il segno nell’era prebellica ed è diventato una leggenda alla fine della sua carriera. Fino a poco tempo, Seki, che ha dominato il gioco nazionale negli anni ’40, era visto come un’icona.
Nato ad Abetone il 6 marzo, Seki ha vinto a 14 anni una delle sue 37 medaglie ai Campionati Italiani (25 ori, 7 argenti, 5 bronzi). A livello internazionale, Seki si è fatto notare per la prima volta quando ha vinto la medaglia d’oro nello slalom ai Mondiali del 1941 a Cortina d’Ampezzo. Ha vinto anche medaglie d’argento in discesa libera e combinata. Tuttavia, Seki ha perso le sue medaglie dopo il combattimento, poiché solo una manciata di paesi ha partecipato alla lotta per il titolo a causa di circostanze politiche.
Selena Seki nel 2005. © ANSA/LUCA CASTELLANI
Dal momento che non c’era Coppa del mondo di sci quando Seki era attivo, altre competizioni come la gara Arlberg-Kandahar erano in cima all’agenda degli atleti. Seki vinse diversi titoli a Mürren nel 1947 ea Chamonix l’anno successivo, e si recò ai Giochi Olimpici di St. Moritz nel 1948 come favorito. Tuttavia, non ha svolto il suo ruolo lì: due volte, quando è arrivata quarta, ha mancato di poco il metallo prezioso. Nel 1952, a Oslo, arrivò nuovamente quarto nello slalom, ma ciò non danneggiò la sua alta reputazione sulla scena dello sci. Due anni fa ha vinto l’ambita medaglia internazionale ai Mondiali di Aspen. È arrivata terza nello slalom.
Per il resto della sua vita, Seki, diventato maestro di sci dopo il pensionamento, ha praticato il suo sport preferito anche in età avanzata ed è stato molto popolare nel suo paese d’origine. Nel 2006 ha partecipato alla staffetta della fiaccola dei Giochi Olimpici Invernali di Torino come ospite d’onore a Pisa.
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