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Nuovi dettagli dopo la morte del giovane studente – I testimoni hanno chiamato i servizi di emergenza, ma la polizia non ha risposto

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Nuovi dettagli dopo la morte del giovane studente – I testimoni hanno chiamato i servizi di emergenza, ma la polizia non ha risposto
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Giulia Sechetin è stata uccisa.  Secondo il rapporto della polizia, la sera della sua morte, è stata sentita urlare.
Giulia Sechetin è stata uccisa. Secondo il rapporto della polizia, la sera della sua morte, è stata sentita urlare. © Credito: Screenshot/Instagram/Matthias Koch/tba

Giulia Cechetin sarebbe stata uccisa dal suo ex fidanzato. Testimoni l’hanno sentita chiedere aiuto, ma la polizia non ha risposto dopo la prima chiamata ai servizi di emergenza.

VENEZIA/PADOVA – Ha suscitato scalpore in Italia l’omicidio della giovane studentessa Giulia Cecchet. Il corpo del 22enne è stato ritrovato il 18 novembre in provincia di Portinone, vicino Venezia. Il suo ex fidanzato Filippo Turetta (22), inizialmente fuggito in Germania e catturato vicino a Lipsia, è sospettato di omicidio. Da allora ha confessato il crimine. Come l’agenzia di stampa italiana Ansa Secondo i rapporti, è stato estradato in Italia sabato (25 novembre) ed è ora in custodia.

Studente italiano brutalmente ucciso: testimoni avrebbero sentito grida di aiuto

Nel frattempo ne arrivano altri I dettagli del caso di omicidio erano noti. Forte Ansa La morte del 22enne avrebbe potuto essere evitata. La sera dell’11 novembre in un parcheggio di Vigonovo è scoppiata una discussione tra Sechetin e Touretta: testimoni hanno riferito delle grida di aiuto di una donna. E’ stata quindi lanciata la chiamata d’emergenza, ma i carabinieri non sarebbero intervenuti. Quindi non è stato possibile trovare il numero di targa. Inoltre, secondo la polizia, tutte le auto di pattuglia erano in servizio, motivo per cui nessuna di loro è stata inviata al parcheggio. Novità sull’Alto Adige riportato.

Al momento non ci sono segnalazioni di persone scomparse. Poco tempo dopo, Duretta avrebbe ucciso la sua ex fidanzata con coltellate multiple in una zona industriale. Il delitto è stato registrato da una telecamera di sorveglianza. Un vicino ha visto cosa stava succedendo. COME Giornale altoatesino Secondo quanto riferito, tra l’altro, una guardia di sicurezza della società Dior ha affermato di aver visto un giovane aggredire una donna sabato sera. Secondo i carabinieri però la seconda chiamata d’emergenza non è stata effettuata.

“Temo per l’incolumità di mia figlia”: il padre di Giulia parla del suo rapporto con Turetta

Il padre di Giulia sembra essersi preoccupato in anticipo per l’incolumità della figlia. L’altra figlia gli ha detto che “Duretta non ha mai perso la speranza di ricongiungersi con Giulia”. Il 22enne era “troppo testardo e possessivo” e per questo Sechet ha interrotto la relazione. disse ad alta voce al carabiniere Novità sull’Alto Adige con. Tuttavia, la giovane donna temeva che Duretta potesse compiere un atto di disperazione – e a causa della costrizione al controllo. Hanno continuato a incontrarsi. “Ecco perché temo per la sicurezza di mia figlia”, ha detto Gino Cechetin presentando una denuncia di scomparsa.

Secondo il Ministero dell’Interno italiano, finora nel 2023 sono state uccise 102 donne. Ciò rappresenta un terzo di tutti gli omicidi registrati in Italia. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), è stato lanciato in tutto il mondo un segnale che segna l’inizio dei cosiddetti “Giorni arancioni”. Alle ore 12 organizzazioni e aziende di tutto l’Alto Adige hanno chiesto due minuti di silenzio. Molte persone si sono radunate in diverse città d’Italia.

Molte persone hanno preso posizione contro la violenza contro le donne nella capitale d'Italia, Roma.
Molte persone hanno preso posizione contro la violenza contro le donne nella capitale d’Italia, Roma. © Alessandra Tarantino/dpa

Anche le città tedesche danno l’esempio con diverse campagne. A Braunschweig, ad esempio, 113 paia di scarpe sono state simbolicamente deposte in un lenzuolo arancione sulla Schlossplatz in memoria delle donne uccise dai loro partner o ex partner in Germania nel 2021. Si sono svolte anche manifestazioni. Gli “Orange Days” dureranno fino al 10 dicembre. (ascendente)

Per questo articolo scritto dalla redazione è stata utilizzata l’assistenza meccanica. L’articolo è stato attentamente controllato dalla redattrice Alina Schroeder prima della pubblicazione.

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