Molte donne notano un aumento di peso durante la menopausa. Gli esperti consigliano di mangiare in modo diverso al massimo a partire dai cinquant’anni. Cosa significa esattamente?
Ogni donna entra in menopausa a partire dall’età compresa tra i 40 ei 45 anni. Alcuni affrontano bene questa fase, mentre altri manifestano sintomi spiacevoli come vampate di calore, disturbi del sonno, umore depresso e mal di testa. Per alcune persone, la menopausa e i cambiamenti ormonali associati sono associati anche all’aumento di peso, soprattutto nella zona addominale. Per mantenere meglio il proprio peso o addirittura perderlo di nuovo, è utile puntare maggiormente sulle proteine vegetali e sulle verdure nella propria dieta.
Menopausa: quale dieta aiuta a prevenire l’aumento di peso?
Cambiare la dieta non solo previene l’aumento di peso, ma può anche ridurre il rischio di osteoporosi. Con il cambiamento ormonale e la carenza di estrogeni associata, si verifica una perdita di sostanza ossea e un cambiamento nella struttura ossea, come il portale Ginecologi in linea menzionato.
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Chi sostituisce alcuni carboidrati con proteine all’inizio della menopausa può riuscire a mantenere meglio il proprio peso. Il tasso metabolico basale delle donne può diminuire fino al 40% durante questa fase, quindi le donne in genere bruciano solo fino a 1.800 calorie invece di 2.200 calorie. Con le normali abitudini alimentari ciò porterà inevitabilmente ad un aumento di peso, afferma l’esperta di nutrizione Heike Limberger Radio Germania settentrionale spiegare.
Le donne dovrebbero mangiare più proteine a partire dalla fine dei 40 anni, comprese le fonti proteiche vegetali. Dritto La quinoa è un’ottima fonte di proteine e può anche essere mescolata con molti alimenti diversi, come i broccoli Sono combinati.
Le fonti di proteine durante la menopausa che possono sostituire i carboidrati e farti sentire sazia includono:
- Pescare
- tofu
- Quark a basso contenuto di grassi
- formaggio
- uovo
- Funghi
- mandorle
- Arachidi
- semi di zucca
- crescione
- Ravanello
- Broccoli
- cavolfiore
- spinaci
- Legumi come fagioli, lenticchie e ceci
- Seme di lino
- Quinoa
Questo articolo contiene solo informazioni generali sull’argomento sanitario in questione e non è quindi destinato all’autodiagnosi, al trattamento o alla terapia. Non sostituisce in alcun modo la visita dal medico. Sfortunatamente, la nostra redazione non può rispondere a domande individuali sulle condizioni mediche.
Questo articolo è stato creato utilizzando l’assistenza automatizzata ed è stato attentamente rivisto dalla redattrice Natalie Hall-Deschel prima della pubblicazione.
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