Prima dell’incontro a Bruxelles: la Nato vuole rafforzare in modo significativo l’ala orientale

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Edoardo Borroni
Edoardo Borroni
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A partire dal 23/03/2022 16:39

La NATO vuole raddoppiare a otto il numero delle sue unità combattenti nei paesi dell’Europa orientale. Allo stesso tempo, il segretario generale Stoltenberg ha criticato aspramente la Cina: Pechino sostiene la Russia con “menzogne ​​efferate”.

A causa dell’attacco russo all’Ucraina, la NATO vuole inviare il doppio delle unità combattenti sul suo fianco orientale rispetto a prima. Il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg ha annunciato che i capi di stato e di governo decideranno in merito a nuovi gruppi di battaglia per gli stati membri Romania, Bulgaria, Ungheria e Slovacchia durante il vertice speciale di giovedì.

Ad oggi, tali unità multinazionali esistono in Polonia, nei tre stati baltici, in Lituania, Lettonia ed Estonia. Di solito hanno una forza di circa 1.000 soldati. Recentemente, le truppe della Task Force rapida del Fronte di salvezza nazionale sono già state trasferite in Romania, al confine con l’Ucraina, per rafforzare il fianco orientale. Secondo Stoltenberg, anche la portata della difesa aerea e della presenza in mare può essere notevolmente ampliata.

La Germania vuole fornire più soldati

La Germania presiede la NATO, che ha sede in Lituania. Il ministero federale della Difesa aveva annunciato precedenti rinforzi. Secondo i media, il numero dei soldati dell’esercito tedesco potrebbe essere aumentato dagli attuali 900 a più di mille. “Dobbiamo fare di più per la nostra sicurezza e quella dei nostri alleati”, ha dichiarato al Bundestag il ministro della Difesa Christine Lambrecht. A ciò contribuisce anche la presenza di soldati tedeschi nei paesi dell’Europa orientale minacciati dal presidente russo Vladimir Putin.

Stoltenberg ha anche annunciato ulteriori aiuti militari all’Ucraina. Ha affermato che gli Stati membri vogliono fornire al Paese più equipaggiamento militare per difendersi da possibili attacchi russi con armi di distruzione di massa. Ciò include materiali per la protezione contro le minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari, nonché aiuti alla sicurezza informatica.

aspre critiche alla Cina

Allo stesso tempo, Stoltenberg ha fortemente criticato la Cina. Pechino sostiene la Russia nella guerra in Ucraina con “menzogne ​​efferate”. Ha anche espresso preoccupazione per il fatto che “la Cina potrebbe sostenere l’invasione russa con materiali”. Ha accusato Pechino, come Mosca, di “mettere in discussione il diritto dei paesi indipendenti di scegliere la propria strada”. Il norvegese ha affermato che i capi di Stato e di governo hanno voluto invitare la Cina “ad adempiere alle proprie responsabilità di membro del Consiglio di sicurezza dell’Onu”. Questa è stata la prima volta che Stoltenberg ha espresso una tale acutezza sul ruolo della Cina nel conflitto.

Stoltenberg ha anche commentato le perdite russe nella guerra contro l’Ucraina. La coalizione stima che finora siano morti tra i 7.000 ei 15.000 soldati russi. La stima si basa su informazioni provenienti da funzionari del governo ucraino, pubblicazioni in Russia e intelligence.

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