Quando gli errori diventano un vantaggio

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Saveria Marino
Saveria Marino
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La sopravvivenza del più adatto – Questa frase di Charles Darwin viene spesso citata e spesso fraintesa. Perché non è il “più forte” che sopravvive, ma il più adattato, le cui caratteristiche e capacità si adattano meglio alle connessioni ecologiche prevalenti.

Esempio: nel corso dell'evoluzione, i panda si sono idealmente specializzati nel mangiare bambù. È una buona cosa in un ambiente pieno di bambù, e oggi è un vicolo cieco evolutivo con foreste di bambù in diminuzione. Senza massicce misure di protezione gli orsi avrebbero già da tempo masticato la polvere che non riuscivano a digerire.

Ma a volte è anche il contrario. Alcune mutazioni che in precedenza mettevano un individuo in una posizione di svantaggio si trasformano improvvisamente in un vantaggio per la sopravvivenza a causa del cambiamento delle condizioni ambientali. L'esempio classico è Volare alle Isole Kerguelen Nell’Oceano Indiano meridionale, per esempio Calliphora vicina. Apparentemente alcuni degli antenati di queste mosche avevano una mutazione che distorceva le loro ali. È molto chiaro che esiste una mutazione negativa per la “mosca”. Ma non quando succede su un'isola dove il vento è così forte che ogni insetto che si mette in volo vola in mare. Il boom che sembrava uno svantaggio si sta trasformando in un vantaggio: delle 23 specie di mosche delle Kerguelen, 19 sono ormai incapaci di volare.

Cosa significa questo per le persone? Trasmettere principi evolutivi – se si guarda al passato tedesco – è più che difficile. E il destino Homo sapiens Dipende non solo dalle influenze biologiche, ma anche in larga misura dalle influenze culturali. Proprio per questo vale la pena imparare da miliardi di anni di interazione tra mutazione e ambiente.

Distorsione come adattamento o distruzione

Perché invece di cambiare le persone o i loro geni, come promuovono gli eugenetisti, deve esserci un cambiamento Homo sapiens Ricordate, è lui stesso a modellare le condizioni per la propria sopravvivenza e quelle di innumerevoli altre specie. Ma spesso lo fa in modo distorto, distruttivo e per niente “saggio”. La capacità di alcune mutazioni di produrre uno o due individui che si adattino al mondo devastato e quindi preservino la specie non è del tutto impossibile, ma è improbabile. Non siamo mosche.

Ciò che otteniamo dalla vita e ciò che trasmettiamo: storie sui geni e molto altro ogni fine settimana nella rubrica “Erbonkel”.

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