chiedere un risarcimento
Trump fa causa alla Clinton per il caso della Russia
25/03/2022, 00:42
Durante la campagna elettorale del 2016, i Democratici hanno accusato l’allora candidato alla presidenza Trump di collaborare con la Russia per influenzare l’esito delle elezioni. Questo non può ancora essere chiaramente dimostrato. Ora Trump fa causa al suo ex avversario, Clinton.
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha citato in giudizio il suo ex oppositore, Hillary Clinton, e altri politici del Partito Democratico per diffamazione in relazione al cosiddetto caso Russia. In vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2016, Clinton ei suoi seguaci “hanno cospirato per pura malizia per fabbricare la falsa narrativa” che il candidato repubblicano Trump stesse lavorando con la Russia, secondo la causa intentata presso la corte federale della Florida.
Per portare avanti le loro “trame”, Clinton ei suoi sostenitori “hanno falsificato le prove e hanno frodato le forze dell’ordine” e “hanno sfruttato il loro accesso a database altamente sensibili”, ha affermato la causa. Questo è così “oltraggioso, anti-statale e incendiario” che il caso Watergate appare “pallido” al confronto.
Oltre a Clinton, che si candidò contro Trump alle elezioni presidenziali del 2016, il documento elenca anche l’allora responsabile della campagna elettorale di Clinton, John Podesta, e l’ex capo dell’FBI James Comey come imputati, nonché lo studio legale Perkins Coe, che era coinvolto nella campagna democratica e Fusion GPS.
Trump chiede un processo con giuria
È stato anche nominato l’ex agente segreto britannico Christopher Steele, che ha preparato un dossier prima delle elezioni presidenziali del 2016 che si diceva contenesse disinformazione su Trump. Trump ha più volte definito “falso” il file di Steele. Il New York Times ha anche concluso che non c’erano prove a sostegno di molte delle accuse di Steele.
Trump chiede un processo con giuria per le sue accuse. Chiede anche un risarcimento per non meno di 72 milioni di dollari (65,5 milioni di euro). Il cosiddetto affare Russia fu oggetto di un’intensa indagine da parte dell’allora consigliere speciale Robert Mueller. La domanda era se Trump e il suo team elettorale stessero lavorando con la Russia per influenzare le elezioni del 2016.
Il rapporto Mueller cita diversi incontri tra i soci di Trump e i russi, ma il rapporto non rivela prove della complicità del team della campagna di Trump con la Russia. Quindi Trump ha annunciato l’assoluzione totale dopo la pubblicazione del rapporto Mueller.