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Socialdemocratici italiani: chi sfiderà la Meloni?

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Socialdemocratici italiani: chi sfiderà la Meloni?

Stato: 25/02/2023 04:09

Si tratta di una decisione direzionale: domenica verrà presa una decisione secondaria sulla nuova leadership dei socialdemocratici italiani. È un presidente regionale o un “ribelle di base”?

A cura di Jörg Seisselberg, ARD Studio Roma

All’inizio era tutto chiaro. Stefano Bonacini, considerato un moderato, diventerà il nuovo leader del maggior partito di opposizione italiano, sfidando il premier Giorgia Meloni. L’Emilia-Romagna, tradizionalmente capofila della “zona rossa”, era nettamente avanti nei sondaggi a dicembre. Poi le cose hanno preso una piega diversa.

Georg Seiselberg
Studio ARD Roma

Bonacini ha ottenuto una vittoria di misura in quella che sembrava una mezza debacle nei preliminari dei candidati, dove solo i membri potevano votare.

Bonacini dovrebbe tremare per le prossime primarie finali, alle quali potranno partecipare anche i non iscritti al Partito socialdemocratico Partito Democratico (PD), dice Tobias Morschel, presidente della Fondazione Friedrich Ebert di Roma: “Non ha vincere tanto quanto pensava quando i membri hanno votato. Ora c’è un divario di soli 18 punti percentuali. È incredibile”.

Concorrenza all’interno dell’opposizione

18 punti di vantaggio sul secondo classificato Ellie Schlein. A differenza di Bonacini, il 37enne deputato suggerisce una chiara tendenza di sinistra per i socialdemocratici italiani. “Penso che dobbiamo lavorare di nuovo a sinistra”, dice. E la sinistra oggi significa “ecologica e femminista”. Con ciò, Schlein promette che il PD difenderà gli “svantaggiati e depressi” in Italia.

Con il suo appello a girare a sinistra, Schlein ha vinto il primo round in diverse grandi città e si è qualificato per la lotta finale con Bonacini. I membri più giovani del partito, in particolare, vedono Schlein come un faro di speranza, afferma Mörschel. Si schiera a fianco di “questioni di sinistra, sociali e diritti civili”, promettendo “cambiamenti ambientali”. In questo modo, dice Mörschel, Schlein ispira molte persone a sperare in una “partenza nel PD”.

Schlein vuole guidare il partito a sinistra

Elly Schlein è nata in Svizzera, figlia di un professore universitario americano e di un professore italiano. Ha lavorato per Obama durante la campagna elettorale negli Stati Uniti e si è fatto un nome dieci anni fa come “ribelle di base” nel PD in Italia.

Schlein in seguito si dimise dal partito e si unì a un gruppo scissionista di sinistra. Fino all’autunno, quando il Pd ha annunciato la nomina di una nuova presidenza, una donna con cittadinanza svizzera, italiana e americana è tornata tra i socialdemocratici.

Ellie Schlein è vista come un faro di speranza per molti giovani membri del Partito socialdemocratico italiano.

Immagine: AP

Il tuo antagonista Bonacini è un camionista di una piccola città del nord Italia e figlio di un operaio. Ha trascorso tutta la sua carriera politica nel PT o nei partiti precedenti. Mörschel dice che Bonacini “può dire come Angela Merkel: mi conosci”.

Da anni è saldamente ancorato in Emilia-Romagna, alla guida di questa importante regione d’Italia, ha “governato bene” ed è stato per anni un protagonista a livello nazionale. La carta vincente di Bonacini, dice Mörschel, è che “deve mostrare i trionfi”.

Stefano Bonacini ha vinto solo il round di apertura.

Immagine: Picture Alliance / ZUMAPRESS.com

Bonacini vuole segnare sulla politica sanitaria

La promessa dei malati alle primarie: renderà di nuovo credibili i socialdemocratici del Paese, che potranno vincere le elezioni e sostituire Maloney.

In Emilia-Romagna, il 56enne fa appello agli elettori dalla sinistra al centro politico, tra buona salute e politiche scolastiche. “Voglio il Pd”, ha detto Bonacini in una rissa televisiva con Schlein nella settimana prima delle elezioni, “un partito che difenda il diritto fondamentale a una buona educazione e salute – in pubblico e non in privato – che si faccia sentire fuori”. per i poveri e per i ricchi.

In Emilia-Romagna Bonacini ricevette anche buoni voti per la sua politica economica.

L’opposizione vuole opporsi a Maloney

Si prevede che circa un milione di persone prenderanno parte al voto per eleggere un nuovo leader del più grande partito di opposizione italiano.

Speranza della base Pd: la nuova dirigenza deve finalmente tenere testa al premier Maloney, che è ancora al ballottaggio.

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