Terremoto in Italia: bolle supervulcaniche

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Piero Esposito
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Un nuovo terremoto nel cratere Solbatara del supervulcano italiano sta causando preoccupazione. ©IMAGO/xgiumarx

Due nuove violente scosse scossero i campi Plegrei presso Napoli. Una leggera pausa nello sviluppo della zona ha dato speranza alla gente del posto.

Napoli/Bosuvoli – la più grande caldera dei Campi Flegrei del sud d’Italia Il mezzo milione di persone che vivono lì si preoccupano di nuovo di un’eruzione vulcanica o di un violento terremoto. Per un po’ si sperava che la situazione migliorasse.

Respirare durante il moto ondoso ispirava speranza tra la gente del posto

Il rigonfiamento del vulcano, causato dal ribollire del magma che invia gas caldi e acqua sulla superficie terrestre, è diminuito notevolmente nella prima settimana di luglio. Lo ha riferito l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nel suo rapporto settimanale sulla regione del 9 luglio. Hanno detto che volevano aspettare ulteriori misurazioni per fare dichiarazioni più dettagliate.

Giovedì mattina (18 luglio) alle 8:08, un terremoto ha svegliato le persone dai loro sogni, la crisi sarebbe finita: la sismologia dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV ha registrato un terremoto di magnitudo 3,6, con epicentro nella località di Agnano. Zona Pisciarelli ad una profondità di circa 2,4 chilometri. Si trova sul bordo del famoso cratere Solbatara, uno dei circa 70 vulcani all’interno della caldera larga 16 chilometri dei Campi Flegrei.

Il supervulcano sta rapidamente riaccelerando

La scossa, durata alcuni secondi, è stata avvertita chiaramente dagli abitanti dei quartieri alti e bassi di Pozzuoli e dei quartieri occidentali di Napoli. IL Il brivido fu nuovamente accompagnato da un ruggito, che è stato avvertito dalle persone che vivono in prossimità del terremoto e nelle zone costiere. Alle 10:50 si sono verificati altri 13 terremoti, il più grande dei quali è stato di magnitudo 1,7 alle 8:26. Inizialmente non è stato segnalato alcun danno.

Il fatto che il gigantesco vulcano stia scuotendo nuovamente la popolazione è coerente con quanto riportato mercoledì (17 luglio) dall’ultimo rapporto settimanale dell’INGV: dalla seconda settimana di luglio i Campi Flegrei sono tornati al tasso di innalzamento più elevato, pari a due centimetri al mese. . “A inizio luglio ci aspettavamo che questi valori cambiassero e invece sono tornati ad un rialzo di due centimetri al mese, che è oggettivamente il massimo”, ha detto Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV. Adnkronos.

Dal gennaio 2011 il livello è aumentato di 1,25 metri. Questo è 37,5 cm più alto rispetto all’ultima crisi dei campi di flagelli negli anni ’80. Dagli anni ’50 il terreno si è innalzato complessivamente di quattro metri: il livello del suolo non si era alzato così tanto dall’ultima eruzione del XVI secolo.

I cittadini sono scettici nei confronti dei parametri pubblicati

I residenti hanno avvertito la scossa alle 8:08 molto più forte di quanto dichiarato dall’INGV. “Sembrava molto più resistente del 3.6. Le porte anteriori quasi volavano via dai cardini”, scrive un utente. Facebook. Altri riferiscono: “Era diverso”. Il geologo Aldo Piombino scrive sarcasticamente in un gruppo Facebook per i residenti in zona rossa: “Mettiamola così: le dimensioni le determina una giuria ben informata, non gli strumenti”.

I cittadini sono preoccupati anche per i loro edifici: “Le case sicuramente non reggeranno più. Oggi è cambiato più del solito”, scrive un utente. Molti residenti non sanno più cosa fare, con una donna che scrive: “Non ce la faccio più, mi arrendo!”

Molto violento Nel mese di maggio si registrò nei Campi Flegrei un terremoto che provocò ingenti danni. E dentro La Terra tremò a giugno Molte volte nella grande caldera. C’è stato un terremoto anche sulla costa Frana davanti agli occhi dei bagnanti.

Recentemente, anche i vulcani Stromboli ed Etna in Sicilia hanno fatto notizia con violente eruzioni.

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