Studio: l’assunzione di vitamina D non ha effetti positivi sul decorso della malattia coronarica.
Gli scienziati hanno a lungo messo in guardia contro l’assunzione di ivermectina: secondo risultati chiari, non è adatta per il trattamento della malattia corona. Nonostante tutte le prove scientifiche, Herbert Kekel sostiene ancora l’uso dell’agente. Questa raccomandazione fatta dal capo dell’FPÖ si rivela davvero pericolosa. Un recente studio in Diario nutrizionale Un altro consiglio di Kickle.
Gli scienziati hanno analizzato lo stato attuale della ricerca sull’assunzione di preparati di vitamina D in relazione alla corona. Hanno esaminato come l’assunzione influenzasse la progressione della malattia in più di 530.000 pazienti. Conclusione: i preparati di vitamina D non riducono la morte o il ricovero in terapia intensiva in caso di malattia coronarica.
Anche uno stato di bassa vitamina D non rappresenta un rischio nel corso della malattia. Lo studio afferma nello studio: “Non esiste una relazione significativa tra carenza o carenza di vitamina D e suscettibilità all’infezione con infezione da Covid 19 o morte ad essa associata”.
Non solo Kickl ha raccomandato i vermi di cavallo, ma ha anche raccomandato la vitamina D, anch’essa non utile con Covid19 (meta-analisi). Ciò che l’uomo immagina è così assurdo, solo per mettere in prospettiva il beneficio della vaccinazione. https://t.co/MLAFLsxOsv
– Martin Moder (@Martin_Moder) 2 gennaio 2022
Overdose di vitamina D: l’uomo ha insufficienza renale
A metà novembre un residente della Stiria che aveva consumato grandi quantità di vitamina D altamente concentrata è finito in ospedale. Soffriva di insufficienza renale acuta per overdose.