NDopo l’introduzione dello screening obbligatorio per i passeggeri aerei Cina Nonostante l’elevato numero di risultati positivi ai test nei più importanti aeroporti italiani, le autorità hanno per ora dato il via libera. Non più della scorsa settimana, più della metà dei passeggeri dell’aeroporto di Milano Malpensa è risultata positiva al coronavirus durante lo screening obbligatorio per i passeggeri in arrivo dalla Cina. All’aeroporto di Roma Fiumicino, invece, solo cinque passeggeri sono risultati positivi su un volo dalla Cina orientale, inizialmente sottoposto a test obbligatorio.
Il Centro per le malattie infettive di Roma, Spallanzani, ha dichiarato lunedì che la sequenza dei risultati positivi dei test ha rilevato solo ceppi del virus conosciuti e diffusi in Italia. Pertanto, grazie all’immunità naturale e ad un alto tasso di vaccinazione, si può presumere che la popolazione italiana non sia particolarmente a rischio di virus di tipi già noti importati dalla Cina. Così il direttore generale dello Spallanzani Francesco Via ha parlato di “buone notizie di inizio anno” riguardo alla pandemia.
Test obbligatori almeno fino a fine gennaio
La Lombardia, una regione dell’Italia settentrionale con capoluogo Milano, è la prima regione d’Italia Dovere di prova Introdotto per i viaggiatori provenienti dalla Cina, il resto del paese ha seguito l’esempio mercoledì. I controlli all’aeroporto di Milano-Malpensa sono previsti fino alla fine di gennaio, mentre a Roma-Fiumicino resterà in vigore l’obbligo di screening per i viaggiatori provenienti dalla Cina almeno fino alla fine del mese. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha chiesto alle 20 regioni del Paese di preparare i loro ospedali e strutture sanitarie per un nuovo aumento dei pazienti. Il ministro ha affermato che la reintroduzione di più lavoro da casa e l’uso della maschera in stanze chiuse dovrebbe essere presa in considerazione anche se le infezioni aumentano.
I viaggiatori dalla Cina che sono asintomatici per due giorni e sono negativi al test antigenico o molecolare possono interrompere l’isolamento dopo almeno cinque giorni. Dopo il completamento dell’autoisolamento, una maschera FFP2 deve essere indossata fino al decimo giorno dopo l’insorgenza dei sintomi o dopo il primo test positivo. Gli individui e le folle rischiosi dovrebbero essere evitati. Anche il ministro della Salute Schillaci ha dato il via libera al Senato in via preliminare: non sono state riscontrate varianti nei campioni positivi sequenziati, che non fossero già diffusi in Europa.
In effetti, non ci sono più restrizioni
Sebbene l’ondata di contagi sia stata elevata in Cina, un ulteriore allentamento è entrato in vigore in Italia all’inizio di quest’anno. Per mesi non ci sono state praticamente restrizioni alla vita quotidiana nel Paese. Chi è asintomatico dopo accertata infezione o asintomatico da due giorni può terminare l’isolamento cinque giorni dopo il primo test positivo. Altro (negativo) Corona– Il test non è più necessario.
Sempre nei casi asintomatici, se il test antigenico o molecolare eseguito dal centro di test è negativo, l’isolamento può essere interrotto senza durata minima. Per gli operatori sanitari, l’isolamento può essere interrotto se il test antigenico o molecolare è negativo per almeno due giorni senza sintomi.
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